Sbagliare fa parte della nostra vita e considerare l’errore come una necessità per crescere ci aiuta a migliorare il nostro approccio alle difficoltà.
Cerchiamo in tutti i modi di evitare di considerare un errore come tale e così facendo lo cataloghiamo in mille modi diversi: esperienza, incidente di percorso, episodio per crescere ecc.
Ma un errore è un errore e basta. Mentre lo facciamo non lo sappiamo ancora e pensiamo sia la cosa giusta da fare, gli elementi in nostro possesso e le riflessioni fatte ci portano a prendere quella decisione che ci sembra la più azzeccata.
Solo dopo possiamo valutare la nostra decisione come un errore e qui inizia il vero passaggio cruciale del come ci si approccia ad un errore.
Che cosa possiamo imparare dai nostri errori?
Possiamo imparare a non ripeterli e comprendere perché lo abbiamo fatto, riflettere su quali elementi non abbiamo preso in considerazione o chiedere scusa ad eventuali persone coinvolte e pensare di perdonarci per l’errore commesso.
L’errore se analizzato ci permette di scoprire una serie di cose e di crescere conoscendoci meglio e a volte ci da la possibilità di non ripeterlo.
Quindi parliamo di atteggiamento nei confronti dell’errore. Il giusto atteggiamento ci permette di “utilizzare” l’errore come un punto di ripartenza per fare meglio la prossima volta.
MA UN ERRORE E’ UN ERRORE.
Togliamoci dalla testa la convinzione che non sbagliamo e che esiste la perfezione della persona che fa sempre la cosa giusta.
Sembra un discorso che tende a giustificarci ma in realtà è importante capire come attraverso gli errori abbiamo la possibilità continua di crescere.
Ora se consideriamo un errore un incidente di percorso da cui ripartire ci troviamo davanti ad una scelta di vita: la prima di vivere con la consapevolezza che faremo degli errori e tramite questi “intoppi” imparare e ripartire.
La seconda fermarci ad ogni sbaglio considerandolo un ostacolo che ci allontana dalla nostra vita e una sfortuna che non ci voleva rimanendo legati mentalmente oltremodo a questo evento.
Per tutti noi la scelta condizionerà la visione del mondo e della vita ma per un genitore il condizionamento si estenderà sul figlio che potrebbe interiorizzare il comportamento del genitore e prendere di riflesso la sua visione.
Come detto in altri articolo siete un modello e come tale avete il potere di condizionare la visione del mondo dei vostri figli motivo per cui vi invito a fare attenzione ai vostri atteggiamenti.
Cercate di non condividere tutti i vostri stati d’animo con i figli e di avere la riservatezza di elaborare il vostro errore in silenzio.
Eventualmente può essere una buona occasione per discuterne con il figlio non tanto sull’errore ma su come attraverso esso sia possibile analizzare il vissuto e trarre insegnamenti per le azioni future.
Il figlio che vede un genitore affrontare un errore e trovare le azioni per migliorare il futuro avrà la sensazione che sia sempre possibile trovare delle soluzioni.
Essere felici significa accettare gli errori come parte del cammino della vita.
Un messaggio fondamentale che potrà fare la differenza.