Oggi vi propongo di leggere questo articolo con argomento la droga visto da un punto di vista un po’ particolare: il racconto di alcuni ragazzi che si sono drogati con i genitori.
Devo dire che ci ho messo un po’ per mettere da parte il mio personale pensiero riguardo alle droghe e leggerlo con senso critico e mente aperta, arrivando a considerare un aspetto importante (che va oltre le droghe).
I ragazzi che raccontano la loro personale esperienza di essersi drogati con i genitori esprimono tutti la felicità di aver condiviso un momento “intimo”, cosa che non avevano fatto mai prima.
Le emozioni si sono liberate e il clima “rilassato”, ha permesso di parlare di argomenti che mai erano stati affrontati.
Tralasciando l’aspetto delle droghe, emerge un dato che fa pensare: come mai nel tempo si alza un muro tra genitori e figli al punto che qualsiasi confronto si limita a discorsi superficiali?
Certo i figli nel crescere acquisiscono nuovi punti di riferimento oltre al genitore e trovano conforto negli amici ma mi chiedo come sarebbe se un genitore fosse in grado di mantenere un rapporto aperto con suo figlio, partendo dal presupposto che è diventato un adulto e come tale merita di essere trattato.
Non è facile essere distaccati quando si parla dei figli ma proprio per questo comprendere che mettersi sempre nella posizione di potere (io sono l’adulto) non aiuta e non avvicina, anzi.
Provate a pensare all’ultima volta che avete parlato con vostro figlio ascoltando veramente quello che diceva invece di pensare alla risposta da dargli, al consiglio da dispensare.
Provate a vedervi come un genitore saggio che porta la propria esperienza di vita, ma allo stesso tempo capisce che le esperienze hanno valenza solo se vissute personalmente.
Provate a utilizzare il vostro amore incondizionato per vedere in vostro figlio una persona autosufficiente, capace di affrontare la vita anche grazie ai vostri insegnamenti ma che comunque dovrà affrontare le difficoltà della vita e capire che ha tutto quello che gli serve per superarle.
Provate a mettere da parte il vostro pensiero e sostenere quello di vostro figlio. Farà degli errori? Li abbiamo fatti tutti, eppure eccovi…siete diventati genitori.
Il mio invito è alla riflessione per comprendere se potete correggere alcuni vostri atteggiamenti per permettere al rapporto con vostro figlio di evolversi con lui.
La relazione genitore e figlio non è statica e ha bisogno di adattarsi alle diverse fasi di crescita del figlio, fino ad assumere un rapporto tra due adulti che si rispettano e hanno fiducia l’uno dell’altro.