Sabato ho avuto la riprova che la forza di una squadra (che si tratti di sport o lavoro ma anche di una famiglia) sta nei singoli.
La consapevolezza personale delle proprie potenzialità, la convinzione di riuscire in quello che si sta facendo, il sentirsi parte di un gruppo che condivide un obiettivo comune, la chiarezza del ruolo che ricopre e delle sue responsabilità, fa sì che l’unione dei singoli siano la forza della squadra.
Sembra una banalità ma in realtà racchiude l’essenza della relazione efficace.
Ogni persona è unica e come tale va “sostenuta” nell’esprimere la sua personalità e nel sviluppare le capacità che gli permetteranno di dare il massimo contributo al raggiungimento degli obiettivi personali e comuni.
Nello sport questo concetto è più evidente, anche in quello di squadra dove il risultato è dato dalla somma dei singoli. Ogni giocatore si deve concentrare sulla propria performance senza pensare a quella del compagno e così facendo il gruppo avrà la massima espressione di gioco.
Nel lavoro non siamo troppo lontani dal concetto sportivo. Cambiano i temi e le dinamiche ma il processo è comune. Il capo ufficio può essere considerato un “allenatore” di risorse umane che deve sapere come mettere in condizione i suoi collaboratori per lavorare al meglio, ognuno con le sue caratteristiche personali nel rispetto degli obiettivi comuni definiti.
In sostanza si parte sempre dal singolo, che messo in condizione di esprimere al meglio la sua personalità, sarà in grado di creare le giuste relazioni per rendere il lavoro di squadra focalizzato e di qualità.
Ho volutamente inserito in questo contesto anche la famiglia perché considero il nucleo famigliare una realtà che necessita di chiarezza di ruoli e di regole.
Aspetti che vengono trasmessi sicuramente dai genitori ma che devono tenere conto che i figli sono delle persone uniche a loro volta, con la loro personalità che va rispettata e accompagnata nell’esprimersi nel tempo.
In termini pratici alcuni aspetti che emergono da queste considerazioni sono:
- Rispetto della specificità di ognuno
- Avere chiari gli obiettivi comuni
- Avere chiari gli obiettivi personali
- Rispetto delle persone che abbiamo al nostro fianco
- Sentirsi liberi di esprimere la propria personalità
- Percepire il senso di autorealizzazione
- Condivisione e confronto aperto
- Capacità di attivare le personali potenzialità
- Conoscere se stessi in modo completo
- Cercare il miglioramento continuo sia personale che professionale
- Fidarsi dei compagni/colleghi di lavoro
Queste poche parole non possono certo essere esaustive sul tema, ma come sempre, se vi prendete un momento di riflessione potete trasformare i punti di cui sopra in domande a cui rispondere per avere una prima verifica della vostra personale situazione.