In quest’articolo molto interessante si evidenzia come la creatività intesa come capacità aziendale di innovare non sia appannaggio dei soli “creativi” o del reparto marketing.
Quello che si è fanno fino ad oggi non è più sufficiente e c’è la necessità di coinvolgere tutte le persone che fanno parte dell’azienda, ascoltando le visioni di tutti i reparti.
La creatività non è solo di chi viene “etichettato” come tale, ma è patrimonio di chiunque sia coinvolto in un processo di “problem solving creativo” e spesso proprio da chi non è ancora influenzato dall’abitudine di fare le cose in un certo modo, possono venire idee e strategie diverse vincenti.
In futuro la creatività sarà una delle caratteristiche che differenzierà le aziende che sapranno adattarsi alle richieste del mercato da quelle che stagneranno nelle loro convinzioni, rischiando ogni giorno di morire.