Empatia e ascolto ci vengono in soccorso
Quanto spesso di fronte ad un problema di un adolescente si tende a minimizzare perché dal nostro punto di vista il problema non è poi così importante?
Un amore finito, un brutto voto a scuola, una sconfitta nello sport, l’essere preso di mira a scuola dai compagni….tutte situazioni tipiche che noi adulti abbiamo imparato a superare (non tutti in effetti).
Per un adolescente sono le prime sconfitte e delusione della vita, i primi ostacoli cui cercare rimedio e riprendere fiducia in se e nelle giornate che verranno.
Le prime sconfitte cui non riesce a far fronte per mancanza di esperienza e di strumenti che gli permettano di gestire il pensiero che a questa età tende a essere assolutista e drastico…succedono tutte a me, non sarò mai felice, non troverò mai più un amore come quello che ho perso e via di questo passo.
Basterebbe fare un salto nel nostro passato per ricordare come la maggior parte di noi ha vissuto le stesse difficoltà.
Minimizzare i problemi di un adolescente è un’azione da fare con molta cautela e consapevolezza della gravità emotiva che sta vivendo e rispettando il suo disagio.
Sentirsi dire che non è nulla e che passerà potrebbe non sortire il risultato sperato e rendere la relazione con il figlio chiusa perché si sente incompreso.
Dovremmo metterci nei suoi panni e non vivere il suo problema con la nostra personalità. Comprendere il dolore che sta vivendo e fornirgli il conforto che gli serve per avere fiducia nella possibilità che un po’ alla volta le cose potranno tornare a sorridergli.
In questo l’essere empatici e avere la capacità di metterci in ascolto sono due attitudini fondamentali per mantenere la sintonia comunicativa su un piano costruttivo e di conforto.
Le prime sconfitte se gestite con empatia e sensibilità da parte del genitore sono occasioni fondamentali per infondere fiducia e sicurezza nell’adolescente che in lui ci sono tutte le risorse per superare questi momenti e riprendere la vita con più sicurezza e autostima.
La fiducia dichiarata di un genitore ad un figlio in difficoltà è la prima base per far crescere il senso di autostima nell’adolescente.
Facciamo attenzione alle parole che utilizziamo e diamo la giusta importanza al vissuto dell’adolescente perché sono i suoi primi passi nella direzione in cui da solo dovrà trovare le soluzioni e le capacità di reagire alle sconfitte.