Il giudizio è un brutto demone da tenere a bada.
Ma il giudizio di chi?
Spesso non è altro che il giudizio che ci diamo da soli.
Ti è mai capitato di interpretare quello che un’altra persona potrebbe pensare di te? ecco un esempio di giudizio che nasce da te stesso.
Il giudizio condiziona le tue azioni, le tue scelte al punto che non riesci a trovare la giusta convinzione nel perseguire i tuoi progetti.
Si fa molto parlare di sospendere il giudizio ma personalmente lo ritengo molto complicato e per pochi riuscire a non giudicare. Mi sembra più plausibile sviluppare la capacità di riconoscere i momenti in cui ci stiamo giudicando e così facendo, decidere se questa riflessione è utile o si basa su presupposti falsi.
Come gestire il tuo giudizio personale?
Fai attenzione se nel tuo dialogo interiore ripeti mentalmente la frase “cosa penseranno di me”.
Impara a distinguere quella che può essere una critica costruttiva da un tuo giudizio limitante.
Valuta la situazione in cui ti trovi nel giudicarti e cerca di non estenderlo ad altri ambiti. Un giudizio negativo sul lavoro può non avere nessun legame con la sfera relazionale.
Cerca di non utilizzare pensieri assoluti tipo “sono sempre” o “capita sempre a me” e sostituiscili con “questa volta e andata così”. Sembra una banalità ma in realtà così facendo il tuo dialogo interiore si focalizza sul momento presente senza proiettarsi nel futuro.
In qualche modo cerca di fare attenzione a come ti parli, a quali parole usi con te stesso per rendere il tuo giudizio personale un confronto quotidiano per migliorarti e non un’accusa.
Ci mettiamo in difficoltà da soli e iniziare ad avere consapevolezza di questo meccanismo è di grande aiuto per superare i nostri limiti personali dovuto al giudizio.