Ci sono delle giornate in cui alzarmi dal letto è l’ultima cosa che vorrei fare.
Non è successo niente, tutto è come ieri, eppure al risveglio mi sento addosso il mondo….
La giornata in ogni caso parte e non posso scappare da tutti gli impegni della giornata.
Devo gestire il “nero” della giornata per evitare di estenderlo a tutto quello che tocco.
Per questo nel tempo e con un po’ d’impegno ho imparato come “alleviare” queste giornate e oggi se vi fa piacere vi dico come le affronto:
Capisco subito se la giornata non è buona e così invece di partire in quarta mi prendo subito 10 minuti per riflettere. 10 minuti che inizio con qualche esercizio di respirazione profonda (usate la respirazione diaframmatica) per riportare un po’ di equilibrio al fisico e di conseguenza alla mente.
Mi faccio una domanda precisa: che cosa sto pensando inconsciamente che mi disturba?
Inizialmente è un po’ difficile arrivare alla risposta ma poi conoscendosi meglio le risposte arrivano.
Il fatto di rendere conscio il pensiero che disturba non cambia le cose, non risolve, ma permette di avere chiaro il motivo o i motivi dell’ansia e di elaborarli in modo razionale.
Scrivo. Scrivo tantissimo. Le mie preoccupazioni o sensazioni le scrivo. Questo mi permette di svuotare la mente e di mettere nero su bianco i miei pensieri. Quando vado a rileggerli, magari dopo qualche giorno, mi capita di rendermi conto che i pensieri che prima mi disturbavano non sono poi cosi gravi.
Per respirare, farvi la domandina scomoda e scrivere i vostri pensieri vi ci vorranno circa 20 minuti, non di più, e nel tempo avrete la sensazione di ritornare a uno stato emotivo migliore e con qualche chiarimento riguardo ai motivi che vi disturbavano.